Cosa bisogna fare per diventare Membri di The Document Foundation ?

Per diventare membri, bisogna aver già contribuito al progetto e impegnarsi – con tutti i se e i ma del caso, trattandosi di collaborazioni volontarie – per altri sei mesi dal momento della domanda (http://www.documentfoundation.org/foundation/application-for-tdf-community-membership/).

E’ inoltre opportuno leggere con grande attenzione lo statuto (http://www.documentfoundation.org/foundation/statutes/), perché si tratta del documento che regola la vita della fondazione, dei suoi organismi decisionali e dei suoi membri, che sono allo stesso tempo i “proprietari” della fondazione, e coloro che – da elettori e/o da eletti – ne determinano l’indirizzo.

La presenza dei Membri rende The Document Foundation una fondazione decisamente atipica rispetto alle altre, che partono quasi sempre dal conferimento di un patrimonio da parte di una famiglia, un individuo o un’azienda, e hanno il compito di amministrare questo patrimonio per fini culturali e/o sociali.

The Document Foundation ha un patrimonio di 50.000 euro raccolto tra i suoi sostenitori, che è investito a garanzia delle attività, ma vive grazie alle donazioni degli utilizzatori di LibreOffice, che nell’ultimo anno sono più che raddoppiate e – insieme ai fee per la presenza nell’Advisory Board – hanno consentito di effettuare i primi investimenti.

La domanda per diventare membro viene esaminata dal Membership Committee, sulla base dell’attività che risulta dal sito, dal wiki, dal repository del codice, dalle mailing list e dalle altre eventuali risorse (nel caso della comunità italiana, per esempio, ho fatto aggiungere la community LibreItalia su Google+, perché oggi è il luogo dove si concentra la maggior parte delle attività intorno a LibreOffice).

Le approvazioni delle domande vengono comunicate alla fine di ogni trimestre (marzo, giugno, settembre e dicembre), perché quelle sono le date in cui l’elenco aggiornato dei membri deve essere trasferito all’organo di controllo a Berlino. Fra qualche giorno, quindi, avremo i nomi dei nuovi membri, e spero che ci siano altri italiani, oltre a quelli – numerosi – approvati a settembre.

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