Esiste una modalità di aggiornamento incrementale per le organizzazioni ?

Certo. Per il momento ne esiste una sola versione, che è quella proposta da Collabora, disponibile per Windows, MacOS e Linux. In ambito Windows, che è il sistema operativo più diffuso, viene fornita come MSI per le major release – che vengono rilasciate due volte all’anno – e come MSP per le minor release. Funziona con le Group Policy, per cui può essere installata in modo automatizzato in rete, con un’operazione estremamente semplice.

Il vantaggio di questa versione è dato dalle dimensioni degli aggiornamenti incrementali, che sono significativamente inferiori a quelle della versione fornita da The Document Foundation. In questo modo, il dispiegamento del software – in ambito aziendale – è molto più rapido. Inoltre, si tratta di una versione LTS (Long Term Support) che viene supportata per tre anni dalla data del rilascio con tutti gli aggiornamenti di sicurezza.

Il costo di LibreOffice from Collabora – è questo il nome del pacchetto – non è nemmeno confrontabile con quello di Microsoft Office 365, che viene offerto con la stessa modalità di abbonamento annuale, in quanto è pari a meno di un decimo fino a 250 utenti, scende a meno di un ventesimo oltre il 250 utenti, e arriva a meno di un quarantesimo oltre i 5.000 utenti.

Naturalmente, è possibile personalizzare anche la versione “base” di LibreOffice per Windows, che viene fornito in formato MSI, utilizzando un editor come Orca o InstEd. I parametri che possono essere modificati sono diversi, e permettono di standardizzare l’installazione all’interno di un’organizzazione.

Una soluzione come questa, però, permette di avere solo la personalizzazione ma non gli aggiornamenti incrementali, in quanto è necessario intervenire sul codice sorgente di LibreOffice. La scelta, quindi, dipende sia dalle esigenze sia dalle disponibilità di budget dell’organizzazione.

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